dal 19 al 23 Ottobre 2010 - Buenos Aires
Nell’ambito della “Settimana della Lingua italiana nel mondo” organizzata dalla Società Dante Alighieri di Buenos Aires, l’Associazione culturale Ars Enotria di Rende (CS), presieduta dalla prof.ssa Angela Martire Cirigliano, è stata invitata a partecipare con un concerto di musica classica. All’attenzione del pubblico argentino è stato proposto l’ ”Omaggio a Nino Rota” a cura dell’Ensemble “Ars Enotria Etoiles”. Con tale concerto si è voluto rendere un doveroso omaggio alla figura di un grande compositore italiano, la cui fama resta indissolubilmente legata ai brani da lui ideati per gli indimenticabili film di Federico Fellini, rendendo merito alla altrettanto straordinaria vena compositiva dallo stesso investita in brani per formazioni classiche.L’ ”Omaggio a Nino Rota” è stato proposto alla Società Dante Alighieri dall’Associazione Ars Enotria, che opera da tempo in un meticoloso lavoro di promozione e promulgazione delle creatività artistiche.
Nino Rota risulta così rappresentativo di una cultura e di un’italianità che non rimane circoscritta al territorio nazionale ma, evadendo da tali confini, spazia sull’intera umanità e trova in Argentina il suo ambito naturale, incontrando un popolo a noi affine.
L’Ars Enotria Etoiles composta da Rosalba Cirigliano (arpa), Giusy Caruso (pianoforte) e Anna Stella Cirigliano (viola)ha eseguito un ricco programma comprendente veri capolavori scritti da Nino Rota per arpa, pianoforte, duo viola e pianoforte, duo arpa e pianoforte.
Un pubblico numeroso e attento ha vivamente apprezzato l’esecuzione dei 15 Preludi per pianoforte interpretati magistralmente da Giusy Caruso, della Sarabanda e Toccata per arpa eseguita con toccante intensità da Rosalba Cirigliano. Sono state poi proposte da Anna Stella Cirigliano e Giusy Caruso la Sonata n° 2 per viola e pianoforte in cui viene dato il giusto rilievo ad uno strumento di grande liricità quale la viola e lo struggente Intermezzo per viola e pianoforte in cui il dialogo tra i due strumenti diventa sempre più concitato e la cantabilità della viola è resa ancora più intensa dalla scrittura pianistica.
E’ stato poi eseguito il Concerto per arpa e pianoforte con netti richiami al concerto tipico barocco e la cui trascrizione per pianoforte è stata eseguita dallo stesso compositore.
Il bis finale, in cui sono stati riproposti in Medley temi tratti da famosi film di Federico Fellini quali Amarcord, La dolce vita, Tema di Gelsomina, ha entusiasmato in maniera eclatante il pubblico che, costituito essenzialmente da persone di origini italiane, lo ha apprezzato notevolmente.
Le tre musiciste cosentine non sono nuove al pubblico internazionale: l’arpista Rosalba Cirigliano annovera tra le sue esibizioni l’”U.S.A. International Harp Competition “ svoltosi a Bloomingthon nell’Indiana nel 1998, concerti a Malta, Francoforte e in altre città della Germania.
Giusy Caruso, pianista, è regolarmente impegnata nell’attività concertistica di livello internazionale ed ha al suo attivo concerti in prestigiose sale e teatri europei in Olanda, Germania, Austria, Spagna e Francia.
La violista Anna Stella Cirigliano si è esibita in varie formazioni cameristiche ed orchestrali presso importanti teatri in Italia e all’estero (Malta, Mantova, Spagna, Roma, Teatro Antico di Taormina), vantando collaborazioni con varie istituzioni concertistiche e numerose orchestre.
L’intento perseguito dalle tre musiciste è stato quello di portare alla conoscenza del pubblico i brani composti dal Maestro Nino Rota per formazioni classiche, la cui bellezza è stata certamente offuscata dai più noti temi che grazie ai film sono stati di facile accesso per un pubblico eterogeneo ed hanno così trovato rapidità di diffusione, non soltanto in Italia ma anche oltre oceano.
Ad aprire la “Settimana della lingua italiana nel mondo” è stato il saluto del Capo del Governo della Città di Buenos Aires, dott. Mauricio Macri e l’intervento del Presidente della Società Dante Alighieri di Buenos Aires, avv. Mario Orlando nella splendida cornice del “Salon Dorado” della Casa della Cultura .
Il concerto si è perfettamente inserito nella cornice letteraria propria della Settimana della lingua italiana nel mondo ed un numeroso pubblico di italo – argentini ha accolto con entusiasmo il programma proposto.
Erano presenti in sala il Presidente della Società Dante Alighieri, avv. Mario Orlando, il vice presidente, dott. Marco Basti, i vari componenti l’equipe organizzativa della stessa Società e varie autorità istituzionali della città di Buenos Aires.
Toccanti emozioni si sono avute quando Angela Martire ha consegnato al presidente della Società Dante Alighieri un quadro raffigurante l’Albero dell’Umanità tratto dal “Liber figurarum” di Gioacchino da Fiore, opera del maestro orafo Giovanbattista Spadafora di San Giovanni in Fiore. L’opera è un connubio di arte e di spiritualità con il quale si è voluto rafforzare il legame di amicizia e di solidarietà tra la Calabria e l’Argentina.
Nel corso della serata è stato letto il messaggio del Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano che, rivolto all’Assoc. Ars Enotria, esprime apprezzamento per l’opera di valorizzazione, attraverso il linguaggio musicale, di una tradizione di arte e cultura.
E’ stato, altresì, letto il telegramma dell’Ambasciatore italiano in Argentina, dott. Ronca, nonché le lettere di saluto di varie autorità istituzionali calabresi.
Il Patrocinio della Regione Calabria è stato il suggello per un concerto indimenticabile.
Le bellissime melodie composte da Nino Rota ed eseguite in Argentina hanno risvegliato nel pubblico presente emozioni e ricordi di una terra sicuramente lontana geograficamente, ma pur sempre nei loro cuori grazie ai ricordi d’infanzia, agli innumerevoli racconti di nonni e genitori, ai profumi e agli odori, alla bellezza di paesaggi da loro visti se non personalmente attraverso gli occhi di chi ha intrapreso un viaggio spesso senza ritorno.
Qualche giorno prima del concerto le stesse sensazioni sono state avvertite in un incontro che l’Ars Enotria ha tenuto a Buenos Aires con i componenti della Federazione delle Associazioni calabresi in Argentina. In tale occasione c’è stato modo di conoscere i giovani di tale Federazione, presieduta da Julio Croci. Si tratta di una rappresentanza di quegli innumerevoli emigrati che partendo dall’Italia sono lì rimasti, costituendo una comunità ormai di nazionalità argentina ma fortemente legata all’Italia. Ciò che ha maggiormente colpito è che i componenti di tale Federazione sono ormai nipoti di coloro che lasciarono l’Italia in tempi lontani per costruirsi un futuro in Argentina. Eppure, nonostante il fatto che questi giovani non siano mai vissuti in Italia, hanno dentro di sé una visione nazionalistica e guardano all’Italia come se fosse la loro patria. Questa identità nazionalistica che si avverte nei loro discorsi discende da tutto ciò che è stato loro tramandato attraverso racconti, stati d’animo trasmessi loro in un lungo periodo di tempo.
Contemporaneamente si nota una profonda amarezza nei loro discorsi nel momento in cui confessano di non sentirsi parte di alcuna Nazione, né dell’Italia, che peraltro non hanno mai conosciuto se non attraverso i resoconti di altri, né dell’Argentina della quale sono comunque figli.
Con il concerto si è voluto portare un pizzico di italianità in una terra che è abitata da una parte di noi, popolo calabrese, e contribuire così a creare una sinergia tra due mondi solo apparentemente lontani.
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